sabato 16 maggio 2009

IN INDIA VINCE RAHUL GANDHI

Il partito del Congresso e la coalizione Upa guidati da Sonia Gandhi e dal figlio Rahul hanno vinto le elezioni legislative in India. Quando sono da scrutinare solo pochissimi dei 543 seggi della Lok Sabha (Camera bassa), il partito della destra nazionalista hindu, il Bharatya Janata Party (Bjp), principale avversario ha ammesso la sconfitta.





L'emittente "all news" Ndtv indica questa ripartizione tra le principali coalizioni e partiti: Upa (l'alleanza di forze guidata dal Partito del Congresso) 246 seggi; per i nazionalisti dell'Nda 159;per il Terzo fronte ( di cui fa parte il partito Comunista indiano-marxista) 60; Quarto fronte (composto da alcuni eminenti politici locali e rappresentante degli interessi dei contadini) 36; altri partiti 12 seggi. Questi dati dovrebbero garantire alle forze progressiste una maggioranza sufficiente a governare un Paese le cui elezioni sono durate oltre un mese.

Subito dopo la comunicazione dei risultati, sono iniziati i festeggiamenti all'esterno di Janpath 10, la storica residenza della famiglia Gandhi-Nehru a New Delhi e ad Akbar Road, dove c'è la sede principale del Partito del Congresso e dell'Upa (United Progressive Alliance), da quattro anni al governo col premier Manmohan Singh. Centinaia di sostenitori con tamburi e bandiere inneggiano a Sonia Gandhi e a suo figlio Rahul, intonando anche "Jai Ho", la canzone del film premio Oscar "The millionaire", divenuta la colonna sonora del Congresso per queste elezioni e poi abbandonata.
L'ottimismo è sovrano anche tra i vertici del partito. Sia B K Hariprasad, segretario generale del partito, che Kabil Sibal, portavoce del partito, hanno espresso soddisfazione, affermando che, quantunque sia difficile che il partito riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta dei voti, sarà comunque in grado di governare con alcuni partiti regionali.

Hariprasad ha anche auspicato l'appoggio della sinistra contro "i pericoli rappresentati dai partiti nazionalisti del Bjp e dello Shiv Sena", auspicando la formazione di un governo secolare in chiave anti-nazionalista. Per Hariprasad, fondamentale è stata la figura di Rahul nella vittoria.

In molti sostengono che sarà proprio lui il prossimo premier visti anche i 76 anni di Singh.