martedì 19 maggio 2009

CHI VOTA I 72 PARLAMENTARI EUROPEI ITALIANI

Alle prossime elezioni europee che si svolgeranno il 6 e 7 giugno 2009 i cittadini italiani saranno chiamati ad eleggere 72 rappresentanti nazionali al Parlamento Europeo che conterà un totale di 736 membri. Nel 2010, qualora entrasse in vigore il Trattato di Lisbona, la delegazione italiana salirà a 73 eurodeputati (su un totale di 754).

In alcuni Stati membri le elezioni si svolgeranno il 4 giugno, ma i risultati saranno resi noto solamente il 7 sera, dopo la chiusure delle urne in tutta l’Unione.

Per poter votare alle elezioni europee, il cittadino italiano deve aver compiuto il 18° anno di età ed essere iscritto nelle liste elettorali. Sono anche considerati elettori i cittadini degli Stati membri dell'UE che, a seguito di formale richiesta presentata entro tre mesi dalla tornata elettorale, abbiano ottenuto l'iscrizione nella lista elettorale del comune italiano di residenza.

Ogni Stato membro ha una propria legge elettorale per il Parlamento di Strasburgo.

L’Italia regola la procedura elettorale con la legge n°18 del 24 gennaio 1979 e successive modifiche.

Le norme europee prevedono come obbligatorio nei 27 Stati il sistema proporzionale e una serie di incompatibilità con il mandato al Parlamento europeo.

La carica di membro del Parlamento europeo è incompatibile con molte altre funzioni a livello comunitario:
- membro della Commissione europea;
- giudice, avvocato generale o cancelliere della Corte di giustizia o del Tribunale di primo grado;
- membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea;
- membro della Corte dei conti;
- Mediatore europeo;
- membro del Comitato economico e sociale;
- membro del Comitato delle Regioni;
- membro dei comitati od organismi istituiti in virtù o in applicazione dei trattati UE;
- membro del consiglio d'amministrazione, del comitato direttivo ovvero impiegato della Banca europea per gli investimenti;
- funzionario o agente, in attività di servizio, delle istituzioni delle Comunità europee o degli organismi specializzati che vi si ricollegano o della Banca centrale europea.
Si aggiungono a queste altre incompatibilità a carattere nazionale prevista dalla legislazione italiana. La carica di Deputato al Parlamento Europeo è incompatibile con quella di :

- deputato al Parlamento italiano;
- senatore al Parlamento italiano;
- componente del Governo di uno Stato membro;
- presidente di giunta regionale;
- assessore regionale;
- consigliere regionale;
- presidente di provincia;
- sindaco di comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

Gli eurodeputati, una volta eletti, scelgono di far parte di uno dei gruppi politici europei.

Ad oggi, dei 785 deputati membri del Parlamento europeo, 78 deputati sono italiani di cui: 24 aderiscono al PPE/DE (che conta un totale di 288 membri), 17 al PSE (217 membri), 13 all'UEN (44 membri), 12 all'ALDE (100 membri), 7 alla GUE/NGL (41 membri) e 2 al gruppo Verde/ALE (43 membri). Tre deputati fanno parte dei "Non iscritti" (l'equivalente del gruppo misto, 30 membri). Nessun deputato italiano è iscritto al gruppo IND/DEM.

Il Partito Popolare Europeo, PPE-DE, è il gruppo politico più numeroso presente nel Parlamento Europeo. Ne fanno attualmente parte gli eurodeputati italiani provenienti da Forza Italia, UDC, Partito Popolare del Sud Tirolo e il Partito dei Pensionati.

Con la nascita del Popolo della Libertà, con l’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, la delegazione italiana del PPE sarà molto più numerosa per il prossimo mandato. Finora infatti gli eurodeputati di AN facevano parte del gruppo politico UEN, Unione per una Europa delle Nazioni. La delegazione italiana del PPE, secondo le previsioni, potrà divenire la più grande delegazione dei 27 Paesi membri del Gruppo Politico più grande presente nel Parlamento Europeo.