sabato 23 maggio 2009

GLI ULTIMI SONDAGGI : CHI SCENDE E CHI SALE

Il Corriere della Sera e La Repubblica, sul fil di lana (da domani sarà impossibile), hanno pubblicato gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto per le elezioni europee.

Il Corriere mette a raffronto le valutazioni pubblicate dai principali istituti di sondaggio. La convergenza tra i dati è molto forte:
su otto istituti, sette valutano il Popolo della Libertà dal 40 al 43% delle intenzioni di voto e solo uno lo colloca al di sotto del 40%;
tre istituti valutano il Partito democratico tra il 25 e il 26%; tre fra il 26 e il 27% e solo due lo collocano al 29,5%;
quattro istituti collocano la Lega tra l’8,5 e il 10%, mentre tre la valutano tra il 10 e il 10,5%;
maggiori scarti per l’Idv: si va da un minimo del 6,4% a un massimo del 9,2%, ma la maggioranza dei sondaggisti attribuisce al partito di Di Pietro un risultato tra il 7 e il 7,5%;
oscillazioni considerevoli anche per quanto riguarda l’Udc, da un minimo del 4,8% a un massimo del 6,3%; tre istituti indicano il 5,5%;
la cifra di Rifondazione-Comunisti è il 3 con qualche decimale;
Sinistra e Libertà oscilla tra il 2,4% e il 3,5%;
ampio anche il margine di oscillazione per L’Autonomia, dall’1,8% al 3,5%;
ai Radicali viene data una stima tra l’1% e l’,1,3%.
Rispetto al voto delle elezioni dell’aprile 2008, l’incremento del Pdl oscilla quindi tra un minimo di 2,2 punti e un massimo di 5,6 punti percentuali.
Parallelamente, la caduta del Pd è stimata fra il 3,7 e 7,5%.
L’aumento della Lega è compreso tra lo 0,2% e il 2,2%.
La relativa maggiore ampiezza di oscillazione riguarda l’Idv, che dal 4,4% dell’aprile 2008 potrebbe salire da un minimo di 2 punti a un massimo di 4,8 punti.
L’Udc rimane sostanzialmente sulle posizioni conquistate alle politiche dello scorso anno. Difficile valutare il consenso per i partiti più piccoli, che rimangono tutti al di sotto della soglia di sbarramento del 4%.
Benché il numero di coloro che non hanno ancora indecisi sia ancora elevato, i punti di riferimento per valutare l’esito del voto sembrano chiari: se e di quanto il Pdl supererà il 40%; se e di quanto il Pd supererà il 25%; chi emergerà, come terzo partito, tra Lega e Idv, e se l’uno o l’altro o entrambi supereranno il 10% dei voti.

La Repubblica presenta un sondaggio Demos, che attribuisce al Pd una stima assai bassa, pari al 25,7%, e assegna all’Idv l’8,2%, per un complessivo 33,9%, con una perdita di 3,7 punti rispetto alle politiche del 2008. Tiene invece alte le valutazioni per Rifondazione-Comunisti (3,7%) e Sinistra e Libertà (3,1%). Al Pdl, il sondaggio Demos assegna il 38,8% e alla Lega il 10,1%.
L’istituto Demos ha anche indagato l’opinione degli italiani su alcuni temi particolari:
sui “respingimenti”, il 67,5% ha giudicato “giusta” la decisione del Governo;
sulla gestione della crisi economica, il giudizio sul Governo è positivo per il 53,3%;
sulla gestione del terremoto in Abruzzo, la valutazione positiva dell’opera del Governo raggiunge il 77,5%;
sulle “ronde”, il 53,7% degli italiani ritiene che garantiscono maggiore sicurezza;
sulla vicenda Lario-Berlusconi, il 76,7% degli italiani pensa che si tratti di un fatto privato che riguarda la vita personale di Silvio Berlusconi e solo il 20,4% pensa che abbia a che fare con il ruolo di Berlusconi come capo del Governo.