martedì 5 gennaio 2010

IN CILE BATTAGLIA A COLPI DI SPOT


Questi sono gli spot elettorali che le emittenti televisive cilene manderanno in onda fino al 14 gennaio, ultimo giorno della campagna elettorale, per il secondo turno delle elezioni presidenziali.
A contendersi la carica di presidente del Cile sono il miliardario uomo d’affari di destra Sebastian Piñera e il senatore Eduardo Frei che al primo turno si erano attestati rispettivamente al 45 e al 30 per cento. Entrambi continuano ad insistere sul tema del “cambiamento” ed entrambi puntano a conquistare il voto degli elettori del giovane deputato Marco Enriquez-Ominami che si era piazzato al terzo posto. Ominami, 36 anni, si è guardato bene dal prendere le parti di uno dei due candidati continuando a ribadire che entrambi sono una rappresentazione, anche anagrafica, del passato.
Proprio l’altro giorno Frei, che beneficia del fatto di essere figlio del carismatico ex presidente Eduardo Frei Montalva (1964-1970), è caduto dal palco dal quale stava tenendo un comizio dando il via libera ai commenti sarcastici dei suoi avversari politici. Frei spera ancora nell’apporto che gli può derivare dalla popolare presidente in carica di centro-sinistra Michelle Bachelet anche se i commentatori politici sottolineano il fatto che la sua età e la sua storia difficilmente possono trasformarlo in un progressista illuminato.
Nel suo spot televisivo Piñera enfatizza il “cambiamento” dopo 20 anni di governo della Concertacion, la coalizione politica di centro-sinistra. Gli elettori a questo punto paiono più propensi a ritenere che proprio un uomo d’affari miliardario possa prendere in mano le sorti del Paese con successo, piuttosto che un politico della vecchia guardia che con difficoltà potrebbe affrontare i problemi di un paese dove le disparità tra i ricchi e i poveri sono ancora enormi.





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