mercoledì 13 gennaio 2010

HAITI: ELEZIONI E SCIAGURE


In diretta da Haiti
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Il primo turno delle elezioni politiche è (era) previsto ad Haiti, nelle dieci regioni che lo compongono, per il 28 febbraio prossimo mentre le elezioni presidenziali sono in programma per il prossimo mese di novembre. I partiti e le coalizioni della Repubblica di Haiti sono molteplici tra cui Lespwa, Fanmi Lavalas (FL), Struggling People's Organization (OPL), Open the Gate Party (PLB), Christian Movement for a New Haiti (MOCHRENHA), Tet Ansam, Fusion of Socialist Democrats (FUSION), Grand Center Right Front Coalition, Assembly of Progressive National Democrats (RNDP), Union to Save Haiti, Mobilisation for Haiti's progress, Haitian Democratic and Reform Movement. I 30 membri del Senato sono eletti a maggioranza in collegi uninominali e restano in carica 6 anni. Un terzo del Senato viene rinnovato ogni due anni. La Camera dei deputati è composta da 99 membri che sono eletti, anch’essi a maggioranza di voti, in collegi uninominali e restano in carica 4 anni. Il presidente della Repubblica di Haiti è Renè Preval eletto nel 2005 con voto popolare e il suo mandato dura, come si è visto, cinque anni. Primo Ministro è Michele Pierre-Louis.
René Garcia Préval, 65 anni, laureato in Belgio e specializzato in biologia in Italia all’Università di Pisa, è già stato presidente della Repubblica di Haiti dal 1996 al 2001 e, per un breve periodo, Primo Ministro durante la presidenza di Jean Bertrand Aristide, ex padre salesiano, prima di esiliare dopo il colpo di stato del 1991 che lo costrinse a rifugiarsi, dapprima nelle ambasciate di Francia e del Messico, poi a trasferirsi a Washington. Con due matrimoni alle spalle, Preval si è risposato il 6 dicembre scorso con Elisabeth Debrosse Delatour. Un matrimonio questo sul quale nella capitale Port au Prince si è molto parlato. La nuova first lady è infatti vedova di Leslie Delatour, un personaggio molto chiacchierato, che per tre anni è stato presidente della Banca Centrale di Haiti durante la presidenza di Aristide.
Elisabeth Debrosse, che è stata tra i consiglieri economici del suo attuale marito, è molto inserita nel sistema d’affari del paese e sono in molti a ritenere che nella sua posizione abbia favorito gli amici e quanti le sono stati vicini in questi anni.
Preval è stato eletto la prima volta (con l’88% dei voti espressi dal solo 5% degli elettori) - per un mandato di cinque anni - nel 1996 con il supporto del predecessore Aristide che nello stesso anno, ha rotto i rapporti con l’OPL e fondato il partito Fanmi Lavalas. Preval è stato il secondo presidente eletto democraticamente nel suo Paese nei due secoli della sua storia. Il primo ministro di Preval fu Rosny Smart che solamente l’anno dopo fu costretto a dimettersi a seguito degli scioperi e delle proteste contro da sua politica avversata anche dallo stesso Aristide. La sostituzione di Rosny fu tutt’altro che semplice e quando Preval nominò al suo posto Jacques Edouard Alexis questi fu duramente contestato dall’opposizione del Senato per il modo in cui aveva gestito i fondi quando era ministro dell’Educazione. La ratifica della nomina di Alexis si protrasse sino a quando il presidente Preval non dichiarò di voler bypassare il Parlamento e formare il governo per decreto. Per un anno il governo di Haiti restò così senza Primo Ministro. Sciolto il parlamento, si tennero delle elezioni che da più parti furono contestate. Alexis ricoprì poi questa carica dal 1999 al febbraio del 2001.
Nelle elezioni politiche del 2000 vinse ancora il Fanmi Lavalas e l’opposizione (OPL) dichiarò che molti dei seggi assegnati non erano validi.
Nello stesso anno, alle elezioni presidenziali boicottate dalla gran parte dei partiti d’opposizione, si ripresentò Aristide che si dichiarò vincitore con il 10 per cento dei voti. Il risultato, oltre che dall’opposizione, fu contestato dalla comunità internazionale.
Nel 2006 Preval ha partecipato nuovamente alle elezioni presidenziali per il partito Lespawa (“speranza”) dopo due anni di generale anarchia legislativa. Il risultato elettorale parziale gli attribuiva inizialmente il 60 per cento dei voti, ma dopo un ricalcolo la sua percentuale andò al 48,7 per cento rendendo necessario il ballottaggio. Dopo numerosi giorni di proteste in tutto il paese a suo favore, Preval dichiarò di essere stato vittima di brogli elettorali e si auto dichiarò vincitore al primo turno. Alla fine la commissione elettorale nazionale gli attribuì il 51,15 per cento dei voti escludendo dal calcolo le schede bianche. Preval ancora una volta nominò primo ministro Jacques Eduard Alexis.
La politica di Preval è stata sostanzialmente quella di stabilire solidi legami con gli altri paesi dell’America latina e in particolare con il Venezuela, Cuba, Bolivia. Questa scelta gli ha consentito di stringere, con quei paesi, importanti rapporti economici. Nel 2008 il paese è stato teatro di una vera e propria rivolta popolare causata dall’aumento, iniziato già nel 2007, dei prezzi dei beni di prima necessità. E’ stato per l’intervento dei soldati UN che ai rivoltosi è stato impedito di assalire il palazzo presidenziale. Nel 2008 il Senato ha votato la sfiducia al primo ministro Alexis.
Dal 2006 la violenza criminale, il traffico di droga hanno gettato il paese in un baratro di miseria e reso Haiti uno dei paesi più poveri del mondo. Il salario medio è di 70 dollari al mese, la disoccupazione aumenta e l’inflazione avanza nella misura del 14 per cento annuo. L’aspettativa di vita è di 52 anni e il 10 per cento dei bambini muore prima dei 4 anni, almeno un terzo della popolazione è ammalato o sottopeso e più della metà è analfabeta.

Un singolare video con protagonisti Obama e Haiti


L'investitura di Preval presidente


L'ex presidente di Haiti


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