domenica 31 gennaio 2010
COSTA RICA: FORSE LA PRIMA DONNA PRESIDENTE
Le elezioni presidenziali che si terranno domenica 7 febbraio in Costa Rica probabilmente richiederanno un secondo turno e anche in questo caso la vittoria avverrà sul filo di lana. Un sondaggio pubblicato dal quotidiano La Nacion dice infatti che il 40,9% intende votare per il Partito liberale (Liberal National Party – PLN) la cui candidata è Laura Chinchilla (socialdemocratica), Otto Guevara del Libertarian Movement (ML) si attesta sul 30,4 % seguito dall’ex ministro degli esteri Otton Solis del Citizens Action Party (PAC) con il 13,7%, quindi Luis Fishman del Social Christian Unity Party (PUCS) con il 5,9% e infine Rolando Araya del Patriotic Alliance con solo l’1,5%. In base alla legge elettorale del Costarica, il secondo turno si svolge quando nessuno dei candidati presidente ha ottenuto più del 40% dei voti. Se le percentuali del sondaggio si confermeranno, la Chinchilla supererà Guevara di due punti percentuali. Nel febbraio del 2006 le elezioni erano state vinte, con il 40,92% da Oscar Arias del PNL, seguito da Otton Solis con il 39,80%. Arias era stato capo del governo dal 1986 al 1990.
Anche questa campagna elettorale riserva non pochi colpi bassi. Ultimo tra questi l’accusa alla Chinchilla – 50 anni e con la possibilità di diventare la prima presidente donna di quel paese -, da parte di Guevara, di vivere in una casa valutata quasi 900 mila dollari. Immediata la difesa della candidata del PNL che ha precisato come la casa in cui vive non vale più di 300 mila dollari e che l’ha comprata, con suo marito, accendendo un mutuo che sta ancora pagando: “Non ho alcuna proprietà tranne la casa e un’automobile del 1999 – ha detto la Chinchilla -, e le sole cose che possiedo sono la mia integrità ed onestà”.
La sorpresa di questa tornata elettorale è Otto Guevara il cui programma elettorale rimanda alle politiche del venezuelano Hugo Chavez. La sua ascesa nei sondaggi è rapida e non è escluso che, nel giro di una settimana, riesca a scalzare la sua diretta competitrice. Guevara, 49 anni, si proclama liberale ma la sua visione del liberalismo è piuttosto singolare: vuole eliminare la moneta costaricana, tagliare le tasse e dichiarare la criminalità un’emergenza nazionale. Il suo partito si sta spostando a sinistra di quello del centrodestra in carica e la percezione di questa deriva è dimostrata dal suo campaign manager, notoriamente filocomunista. E’ questa la terza volta che Guevara concorre alla carica di Presidente e il suo partito è sicuro che questa possa essere finalmente la volta buona dopo che, nelle ultime elezioni, non aveva superato nemmeno il 10% dei voti. Ai comizi si presenta vestito con i colori del partito: giacca rossa su una camicia bianca. Tiene i capelli neri e sottili impomatati e all’indietro, con uno stile che ricorda Al Pacino nel film Gli Intoccabili. I suoi proclami tengono banco sui principali giornali del paese e in particolare, come ho detto, la sua intenzione a introdurre il dollaro come moneta di scambio così come hanno fatto l’Ecuador, El Salvador e Panama. Sino ad oggi le monete correnti sono sia il dollaro americano, sia il colon costaricano. Guevara ha promesso un laptop a ogni studente e di tagliare, oltre alle tasse, anche i costi della burocrazia. Mentre dichiara che “guadagnare non è una cattiva cosa” si sta segnalando per l’ammontare delle sue spese elettorali. Da metà dicembre ad oggi, in base a un’inchiesta del quotidiano La Nation, ha speso almeno 1 milione di dollari in promozione e non è ancora chiaro chi siano i suoi finanziatori. Alcuni rumors indicano il presidente del Panama Ricardo Martinelli come un suo sponsor ma Guevara ha seccamente smentito questa ipotesi. In uno dei suoi spot elettorali più chiacchierati si vede un uomo lungo una strada camminare in boxer. Quando gli viene chiesto perché sta camminando “chingo” (il diminutivo di costaricano) risponde “Perché questo è il solo modo per far vedere che non porto niente e quindi che non c’è niente da rubare”. A quel punto interviene Guevara che promette il pugno di ferro contro la criminalità.
Il presidente in carica e capo di Governo uscente è Oscar Arias Sanchez. Il Costarica ha un sistema unicamerale (l’Asamblea Legislativa formata da 57 seggi). Il Presidente viene eletto da una maggioranza qualificata e rimane in carica 4 anni. I membri del Parlamento vengono eletti con il sistema proporzionale con liste bloccate e rimangono anch’essi in carica 4 anni. Il paese è suddiviso in 7 circoscrizioni che coincidono con altrettante provincie e i seggi vengono assegnati in proporzione al numero degli abitanti con un calcolo dei resti. La popolazione del Costarica supera di poco i 4 milioni e 200 mila abitanti. Per vedere da FB gli spot elettorali allegati andare su www.pustetto.it
http://www.ottoguevara2010.com/
http://www.laurachinchilla.com/
http://pac.cr/