martedì 16 giugno 2009
Storie di ballottaggi
Emiliano guadagna l'Udc e perde Divella...
Guadagna l'appoggio dell'Udc, ma perde quello del presidente uscente della Provincia di Bari Vincenzo Divella, che con il suo movimento sfiora il 6 per cento, una quota più che importante in vista del ballottaggio di domenica e lunedì. Non c'è pace per il sindaco Pd di Bari uscente e ricandidato Michele Emiliano. Divella, furioso per l'accordo con i centristi, gli ha scritto una lettera choc, in cui accusa Emiliano, che è pure segretario del Pd, di essersi «velocemente calato nei panni del politicante». Non solo. Secondo Divella il sindaco di Bari ha ridimensionato il Pd «facendolo diventare sempre più piccolo» e ha lavorato invece «solo per se stesso». Insomma, il ballottaggio si fa in salita.
Galli a caccia di voti col megafono...
«Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio», per dirla alla Totò. Anzi, adattandola al caso, «vota Giovanni, vota Giovanni, vota Giovanni». Sì, perché il candidato Pdl a sindaco di Firenze Giovanni Galli, in vista del ballottaggio, ha deciso di tornare all'antico. E così ha rispolverato il più classico degli strumenti di propaganda elettorale, il furgone col megafono. «Ho deciso di utilizzare anche mezzi di comunicazione più semplici - ha spiegato - per avere un contatto diretto con la gente». Il «banditore» tocca anche le corde sportive. Invita infatti a votare Galli ricordando che è stato portiere della nazionale, del Milan e, soprattutto, della Fiorentina.
Guadagna l'appoggio dell'Udc, ma perde quello del presidente uscente della Provincia di Bari Vincenzo Divella, che con il suo movimento sfiora il 6 per cento, una quota più che importante in vista del ballottaggio di domenica e lunedì. Non c'è pace per il sindaco Pd di Bari uscente e ricandidato Michele Emiliano. Divella, furioso per l'accordo con i centristi, gli ha scritto una lettera choc, in cui accusa Emiliano, che è pure segretario del Pd, di essersi «velocemente calato nei panni del politicante». Non solo. Secondo Divella il sindaco di Bari ha ridimensionato il Pd «facendolo diventare sempre più piccolo» e ha lavorato invece «solo per se stesso». Insomma, il ballottaggio si fa in salita.
Galli a caccia di voti col megafono...
«Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio», per dirla alla Totò. Anzi, adattandola al caso, «vota Giovanni, vota Giovanni, vota Giovanni». Sì, perché il candidato Pdl a sindaco di Firenze Giovanni Galli, in vista del ballottaggio, ha deciso di tornare all'antico. E così ha rispolverato il più classico degli strumenti di propaganda elettorale, il furgone col megafono. «Ho deciso di utilizzare anche mezzi di comunicazione più semplici - ha spiegato - per avere un contatto diretto con la gente». Il «banditore» tocca anche le corde sportive. Invita infatti a votare Galli ricordando che è stato portiere della nazionale, del Milan e, soprattutto, della Fiorentina.