sabato 2 febbraio 2008

MEMO

Oggi un signore (sic!) mi ha chiesto in quale partito è preferibile che si candidi, sia a destra sia a sinistra. Ci saranno le elezioni amministrative di qui a poco e già nelle passate tornate elettorali aveva ricevuto offerte da destra e da manca. Sono almeno vent'anni che mi fanno domande del genere. Anzi, che mi fanno esattamente questa domanda.

Nel mio cassetto (luogo dove TUTTO si perde. Boh!) c'è un tariffario aggiornato degli stipendi e benefits degli amministratori pubblici, dal sindaco di un comune con meno di 5 mila abitanti sino al questore del Senato.
Conosco i miei polli.

E' molto improbabile che i parlamentari in carica vengano sostituiti in caso di elezioni. I rimossi saranno promossi (ca va sans dire). Tutto sommato le liste bloccate fanno comodo, in questa tornata, sia a destra sia a sinistra.

Les joux sont faites. Questa è la prima notte delle nozze di quei due. E' consolante pensare che la poveretta dovrà indossare a vita, e anche in camera da letto (chissà!), pantofole senza tacco. Da Mayla a Londra vendono delle simpatiche pantofole da camera con tacco a stiletto. Slanciano la figura e fanno perdere almeno un a taglia. Indispensabili.

Rassegnamoci a sentire, in campagna elettorale, le reciproche accuse, tra destra e sinistra, su chi ha rovinato l'economia italiana. Il governo Berlusconi ha lasciato una insanabile eredità di debiti o il governo Prodi ha dilapidato i conti pubblici. Vedremo.

Non mi è ancora chiaro il perchè a chi fa il mio mestiere si chiede SEMPRE chi vincerà le elezioni. Americane, bosniache, serbe, italiane.... Uffa!

Mi piace Obama. La Clinton maneggia una gran quantità di dollari. McCain potrebbe riservare un asso nella manica da usare da settembre in poi. Fare previsioni è inutile. E' troppo presto.

In queste ore, in molte città italiane in cui si voterà a primavera per le elezioni amministrative, è in pieno svolgimento il gioco della torre. Presunti candidati cadono a catena come nell'arcano più temibile dei tarocchi.

Se non mi occupassi di politica mi occuperei di moda. Le differenze sono molto più labili di quanto non si pensi.