martedì 19 febbraio 2008

VUOTI ELETTORALI


Questa volta la grancassa elettorale della sinistra è partita nei tempi giusti. Preoccupa (poco e non me) l'incertezza che ancora anima il centrodestra. Dov'è la nave azzurra? Dove sono i kit dei candidati? Il fatto è che sul cosiddetto territorio (brrrrrrr....) non c'è verso di capire che cosa stia succedendo da quelle parti. E non mi riferisco alle mie zone che sono a est del nordest, ma a tutta Italia: candidati certi, certissimi, non ce ne sono nè per il parlamento nè, soprattutto, per le amministrazioni locali. Insomma, è tutto un tiramolla e uno che pensava di candidarsi da una parte finisce dall'altra e viceversa. Spuntano come funghi new entries (il nuovo che avanza) dalle alpi alle piramidi. La società civile, così adorata da Dabliuvì, mette sulla piazza volti nuovi per la politica ma noti alle televisioni, ai salotti, agli amici, agli amici degli amici, ai cineforum, alla cultura che comunque adora Tarit, al minimal, agli anni Sessanta. Il milieu di Silvio/Gianfranco da quelle parti extrapolitiche non riesce a produrre un granchè mentre pare che ci sia un certo apprezzamento per i colleghi di lungo e lunghissimo corso. Donne? Mah! Latitano un po' da tutte le parti. Eppoi c'è una domanda che mi assilla. Perchè un politico attempato (older than fifty and over seventy years) può troneggiare dignitosamente nelle varie liste elettorali mentre una donna della stessa età viene subito bollata come "vecchia" e quindi non spendibile?
Orribile giornata questa se la inizio ponendomi domande così poco intelligenti. Oddio, come mi sento noiosa! Senza idee, opaca, direi quasi attempata.