mercoledì 24 ottobre 2007

VOTARE A NRDST

Il conte, sfiduciato ma fiducioso, esibisce sondaggi che lo danno per amato (!). E fa bene se il suo obiettivo è quello di candidarsi alla prossime elezioni regionali alla testa di un movimento autonomista friulanista che rispolveri l'orgoglio locale (comunque in netta maggioranza numerica rispetto a quello triestino). Tra l'altro, vista la malparata, potrebbe fare - uffa! ancora! - da manovratore per lanciare un/il suo/a alterego. La sua resistenza, a un osservatore acuto, è quindi tutt'altro che peregrina se si pensa che son tempi in cui di dimettersi non se ne parla proprio dal premier, al presidente della rai e giù giù sino al why not e su su sino al nostro nobiluomo. Gongola nel frattempo l'ex presidente della regione, friulano e carnico (gente del mondo, voi non potete nemmeno immaginare che mix esplosivo sia questo!) che vanta un credito (dice) nei confronti dell'ancore'sman. Tutto d'un pezzo e di vecchio stampo già organizza i "suoi uomini" affinchè corrano da consiglieri in regione e gli tirino la volata. Vecchia storia che potrebbe anche funzionare se l'Uomo Ombra fosse d'accordo. Ma, il furbastro, guarda al nuovo, prefigura scenari inediti e sogna dibattiti in cui il Governatore se la deve vedere con un pragmatico doc, friulano e abile tessitore di rapporti. Non solo, sarà una mia fissa, ma credo che uno degli elementi che l'Uomo Ombra valuta sia la capacità del candidato di sborsare una cifra ragionevole per la campagna elettorale. Con Snaidero non ci sarebbero stati certamente problemi anche grazie alla forza del brand e della squadra di pallacanestro. Forse il commercialista è disposto a mettere sul piatto una somma ragionevole ma deve sapere da subito (lo sa, lo sa, una certa dimestichezza con gli sponsor l'ha maturata) che il partito non caccerà un cent (ma lo sanno i candidati che i partiti non mettono MAI mano al portafoglio?). Contrastare Illy significa fare un investimento economico importante. Chi se lo può permettere? Non del tutto diversa la situazione per la carica a sindaco di Udine. Mentre a sinistra, sorry, nella new left, ancora tutto tace (bè, non proprio ma, in questa circostanza, un po' di riserbo è d'obbligo) a destra riemergono i nomi di sempre, i candidati compulsivi che puntualmente rispuntano da qualche decennio: il notaio ricco, il gioielliere in pensione (ingaggiato nella segreteria del candidato presidente carnico), l'agitatore, l'avvocato buono moderatamente socialista.
Ma vai a vedere che in questo profondo nord est alla fine sarà la nuova sinistra autonomista individualista ad avere la meglio?
E nella computa finale dei voti si collocherà tra le regioni rosse o tra quella azzurre? Oppure sarà un caso a sé? E DabliuVì che ha bisogno di cominciare a contare i propri successi che cosa farà? E l'uomo senza chierica può rinunciare a questa regione, comune, provincia? E se si voterà anche per le politiche?
Non è che le liste bloccate (primarie docent) tolgano molte castagne dal fuoco sia a destra che a manca? Al voto! Al voto!