mercoledì 3 ottobre 2007

Urbi et Orbi ovvero tutto il mondo è Udine


Mi sto convincendo sempre più che parlare glocalmente, restringere cioè il raggio d’azione per rinviarlo a una platea più ampia, funziona molto più delle riflessioni riservate ai massimi sistemi. D’altra parte osservare dal buco della serratura è esattamente questo, ed è la mia attività prediletta. Quale scellerato si metterebbe ad occhieggiare attraverso una fessura sapendo che dall’altra parte c’è il mondo? Molto meglio farlo se si è sicuri che al di là (del foro) c’è uno squarcio di vita di qualcuno che pensa agisce, sbaglia, cade e si rialza. Come si spiega altrimenti che questo sito è letto con una certa frequenza negli emirati arabi?
Signor arabo che mi legge, non se se la cosa che l’attrae di più sono le foto un po’ osè che giorno dopo giorno furbescamente pubblico per definire il mio stato d’animo o se ha dei parenti friulani, sai tu, questa è gente che si è infilata in tutto il mondo. Non so nemmeno quindi se arabo lo è davvero. Ma se così fosse mi piace immaginarla ricco, colto, emancipato. Direi che questo ritratto possa bastare, tanto per evitare di finire in malo modo sapendo che da quelle parti siete un po’ suscettibili e magari in casa ci sono delle signore un po’ prevenute.
Oppure ho dei fans tra qualche donna araba? Signora, sono d’accordo su tutto. Su quello che pensa, quello che dice e quello che fa.
Le piace la storia del Conte? E di DabliuVì che ne dice? Tranquilli, non è il cattivo GWB! il Nostro è di tutta un altra pasta (pasta) e dal 14 ottobre sarà a capo di un neopartito (new party) zeppo di bei nomi (celebrities) molto democratici, molto chic, molto alla mano. E’ mai stato a Roma signor abitante degli emirati (Emirategno? Emiratonzolo? Emiratomane?)?
Presumo che conosca il roof dell’Eden o di Villa Hassler. Sono ottimi punti d’osservazione per vedere su ciò che governa il Nostro dal Campidoglio. Bè, da metà del mese pur restando tutto come prima ci saranno quelli di qua e quelli di là. Il nostro DabliuVì accarezza i bambini e si china sugli invalidi come un papa qualsiasi (ordinary pope) ma diventa una bestia se non riesca a fare liste con i nomi più smart (simpatici, attraenti) del momento. Adesso ha delle idee sulla signora Berlusconi le cui figlie hanno studiato con Cacciari. Anche la Adua Pavarotti sarebbe, secondo me, un buon acquisto. Per non parlare della Daniela Fini. Ma anche dalle vostre parti quando succede un patatrac tutti fanno il tifo per le mogli? Le legittime, le prime, le stabilizzate. Come definire altrimenti quelle che sopportano, tacciono (più o meno), resistono alle angherie delle amanti e delle seconde mogli?
Questa storia delle mogli ha delle attinenze anche con la storia che tiene banco qui a Udine. So che mi ha letta. Ha capito l’intrigo? Suppongo di no perché sono malvagia (wicked) al punto da consentire solo ai local di intendere l’intelleggibile. Se le dico: “il grillo canta”, lei che cosa capisce? Niente. Vuoi perché è arabo, vuoi perché da quelle parti questi insetti nemmeno esistono e, se esistono, non possono cantare. Si rassegni quindi a qualche incongruenza nel racconto.
Comunque, il signorotto di campagna, che si esprime in una lingua (language) a lei sconosciuta, mi pare di capire che da tutta questa storia non riesca ad uscirne. Intendo dire che pur non avendo compiuto alcun peccato (non conti sulla mia traduzione!) si è messo in un cerchio di benzina e si è messo a fumare. Non è stata un’idea grandiosa. Ho visto con i miei occhi (attraverso una fessura) gente banchettare e brindare (wine, vade retro! ) per essersi tolta di torno l’infedele (anche qui non conti su una mia traduzione, le interpretazioni possono essere piuttosto complesse). Il tutto per un’ossessione (obsession, possession) che a lei, uomo di mondo, sarebbe difficile afferrare. Signori arabi, grazie per la pazienza. Disseminerò questo blog di indizi ma non chiedetemi di ricostruire la scena del delitto. Su queste faccende, nel nostro paese, voglio dire dalle nostre parti, si è specializzato Grillo (cricket).