giovedì 31 dicembre 2009

IL CILE VERSO IL NUOVO PRESIDENTE



Il prossimo 17 gennaio il candidato del centrodestra Sebastian Pinera potrebbe essere eletto presidente del Cile. Lo dicono i più recenti sondaggi in base ai quali il multimiliardario risulta in netto vantaggio (52,7%) rispetto al candidato del centrosinistra Edoardo Frei Ruiz (47,3%). Al primo turno elettorale dell’11 dicembre scorso, Pinera aveva avuto il 44,05 per cento dei voti seguito da Frei con il 29,60 per cento, dal giovane candidato indipendente Marco Enriquez Ominami con il 20,13 per cento e dal candidato comunista Jorge Arrate con il 6,2 per cento. Sia Pinera sia Frei sperano di riuscire ad intercettare i voti di Ominami, ma è soprattutto Frei che preme anche sugli elettori di Arrate per superare il gap che lo separa da Pinera supportato dalla Coalizione per il Cambiamento (CC) alla quale aderiscono la lista di Pinera per la Rinascita Nazionale (RN), l’Unione Democratica Indipendente (UDI) e il Cile Primo (CH1).

Nel caso in cui a vincere fosse Pinera, che ha condotto una campagna elettorale decisamente all' "americana", questa sarà la prima volta, dalla caduta della dittatura di Pinochet nel 1990, che la coalizione di centro sinistra, la Concertacion (CDP) che include il Partito Socialisto (PS), il Partito socialdemocratico per il Cile (PDC), il Partito democratico (PD) e il partito Radicale socialdemocratico, perde le elezioni.

Michelle Bachelet, eletta presidente nel 2006 e non eleggibile per un’ulteriore legislatura, aveva sconfitto allora proprio l’imprenditore/candidato Pinera. La debacle della Concertacion, si dice in Cile, è causata dalle sue contraddizioni piuttosto che dalla capacità di raccogliere voti della destra.

A Pinera viene chiesto insistentemente in questi giorni di isolare l’ala destra più radicale della sua coalizione e di prendere le distanze dal periodo della dittatura di Pinochet. Uno dei dati sui quali i partiti si stanno interrogando è la scarsa partecipazione al voto, registrata al primo turno, dei giovani (ha votato 1 giovane su 5) e su alcuni aspetti controversi della legge elettorale cilena come quello che stabilisce che non hanno diritto al voto i cileni che sono ritornati in patria da meno di 5 anni dopo essere stati all’estero.



Ecco PINERA...

...e FREI