lunedì 23 novembre 2009
SI DISCUTE LA LEGGE ELETTORALE IN IRAQ
Il vice presidente iracheno Tariq al-HASHIMI è intervenuto con un emendamento sulla legge elettorale al fine di rinviare le elezioni previste per il prossimo gennaio. La legge elettorale da oltre otto mesi è al centro di un dibattito serrato.
Dal punto di vista della costituzione ognuno dei tre componenti del Transitional Presidency Council deve dare il proprio beneplacito a tutte le leggi. I componenti di questo consiglio vengono eletti dal Consiglio iracheno dei Rappresentanti. Hashimi, che è un arabo sunnita, ha detto che legge non prevede abbastanza posti per gli iracheni all'estero. Mentre il numero esatto di arabi sunniti tra la popolazione non è noto, qualcuno stima che sia predominante. All'inizio della settimana la coalizione curda ha minacciato di boicottare le elezioni sostenendo che il numero di seggi assegnato ai loro rappresentanti non è sufficiente e non tiene conto della realtà. In base alla costituzione il mandato del Consiglio è di quattro anni e le elezioni devono svolgersi 45 giorni prima la data della scadenza.
Dal punto di vista della costituzione ognuno dei tre componenti del Transitional Presidency Council deve dare il proprio beneplacito a tutte le leggi. I componenti di questo consiglio vengono eletti dal Consiglio iracheno dei Rappresentanti. Hashimi, che è un arabo sunnita, ha detto che legge non prevede abbastanza posti per gli iracheni all'estero. Mentre il numero esatto di arabi sunniti tra la popolazione non è noto, qualcuno stima che sia predominante. All'inizio della settimana la coalizione curda ha minacciato di boicottare le elezioni sostenendo che il numero di seggi assegnato ai loro rappresentanti non è sufficiente e non tiene conto della realtà. In base alla costituzione il mandato del Consiglio è di quattro anni e le elezioni devono svolgersi 45 giorni prima la data della scadenza.