martedì 28 aprile 2009

DEPOSITO DELLE LISTE ELETTORALI


Finalmente si sapranno i nomi definitivi dei candidati alle elezioni amministrative e soprattutto europee. Grandi sorprese, alle amministrative, non dovrebbero esserci anche perchè la campagna elettorale è insolitamente iniziata, per questa tornata, almeno sei mesi fa. Si conoscono già - salvo poche eccezioni - i nomi dei candidati sindaci e dei presidenti di provincia. Ci sarà invece qualche sorpresa tra i candidati ai consigli comunali e provinciali. Perchè? E' presto detto: sono sempre più numerosi i famosi esponenti della cosiddetta "società civile" corteggiati dalle due parti politiche (con il relativo codazzo di partiti e liste civiche) e che in queste ore decideranno da che parte stare. Il che la dice lunga sulle deologizzazione del nostrro paese dove le scelte sulla collocazione politica sono più sostenute dalla convenienza che dallo schieramento e va da se che il più gettonato è quello del centrodestra dato ampiamente per vincente.
Ancora qualche ora e le firme dovranno essere definitivamente depositate.
A quel punto inizieranno le operazioni di controllo dei simboli (la legge elettorale detta indicazioni ben precise soprattutto sull'obbligatorietà di non usare simboli confondibili o sovrapponibili con quelli di altri partiti! Facciano attenzione le liste civiche che più che simboli originali presentano citazioni di altri partiti nell'intento di intercettare i voti di quegli elettori... Un paio di simboli di riserva da tenere nel cassetto è indispensabile per non rischiare di vedersi ricusare ed escludere definitivamente dalla competizione.
Più intrigante sarà scoprire chi saranno i candidati alle europee dei diversi partiti. Se sui capilista ci sono quasi certezze (eppure sono in corso sfide all'arma bianca soprattutto tra le del Pdl, ex Fi ed ex AN), le liste sono in gran parte ancora un mistero in via di essere defintivamente risolto.
L'on. Verdini, responsabile delle candidature del Pdl, sta scremando e aggiungendo nomi proprio in queste ore nel rispetto delle indicazioni di Berlusconi.
Di Pietro, ormai sul punto di diventare un selezionatore ancor più bravo del suo acerrimo nemico n. 1, sta rispettando gli equilibri locali con l'aggiunta di qualche significativo specchietto per le allodole.
Nel PD le liste sono ancora open sotto la spada di Damocle della sistemazione coatta dei "vecchi" arnesi di partito che, dopo aver ricoperto tutte le cariche possibili, esigono il ricco pensionamento europeo (144.084,36 euro annui escluso il gettone di partecipazione a sedute, commissioni e via dicendo oltre agli innumerevoli benefits).
La Lega Nord sta cercando di sistemare i fedelissimi e di allettare quanti, per fama e notorietà locale e nazionale, possono intercettare qualche voto.
Per le altre liste tutto è in forse.
I 73 candidati italiani che diventeranno parlamentari europei dovranno vedersela con un sistema elettorale proporzionale e uno sbarramento (introdotto proprio quest'anno nella legge italiana) del 4 per cento.
Il territorio è un collegio unico nazionale diviso in cinque circoscrizioni (ai soli fini delle candidature). Ma su questi aspetti tecnici torneremo.