lunedì 9 luglio 2007
Appunti sui libri
1. Continuo a pensare che si voterà la prossima primavera per le politiche quando ci saranno anche le elezioni, in alcune regioni - come il FVG - anche per le amministrative (a Udine per il Comune e in Regione). Veltroni è troppo furbo e la sua agenda prevede tempi stretti.
2. A Genova a un mio autorevole candidato (non riuscirò mai a dire o scrivere cliente!) tre anni fa avevo detto di lasciar perdere Prodi. La risposta era stata "E dove lo mettiamo? Questo finisce il mandato alla commissione europea e vuole essere sistemato". Avevo detto che sarebbe stato un disastro.... Mi ha guardata malissimo!!!!! Ho detto che non avrebbe mai finito una legislatura. Nel frattempo (le elezioni politiche erano là da venire!) era in corso una lotta feroce tra i potenziali ministri e sottosegretari del ventilato governo Prodi (Berlusconi nel frattempo si faceva ripiantare i capelli e, come me, era certamente informato sui fatti). Poi è arrivato un sondaggista di sinistra (che mi conosce solo di fama e che io conosco solo di fama) e ha detto al mio candidato che non aveva bisogno di consulenti ma di sondaggi (i consulenti, ha detto, servono ai newcomers, no a chi è già nell'arena politica. Mah!). Bla bla bla bla.....
3. Non dovevo leggerlo quel libro. Ma forse sì. Non avrei dovuto leggerlo ieri. Con la solita furia bulimica. Non dovevo leggerlo perchè Everyman di Philip Roth è una pietra (miliare) che ti si incastona dentro come i diamanti eterni di cui parla. Non dovevo leggerlo mettendoci di mezzo lo shopping a Milano. O dovevo leggerlo come dovrebbero fare tutti.
4. In progress c'è anche De Lillo, I nomi. Boh! Mi era sfuggito, chissà perchè.
5. Prima di Roth (mi sia perdonata l'infelice sequenza) ho letto Spin di Giancarlo Bosetti che era, forse lo è ancora, proprio un bell'uomo. Al fatto che si tratti di una persona esteticamente gradevole non ha coinciso un testo altrettanto gradevole.
6. Uno degli argomenti che mi interessa sempre di più è il marketing territoriale. Sto studiando.
2. A Genova a un mio autorevole candidato (non riuscirò mai a dire o scrivere cliente!) tre anni fa avevo detto di lasciar perdere Prodi. La risposta era stata "E dove lo mettiamo? Questo finisce il mandato alla commissione europea e vuole essere sistemato". Avevo detto che sarebbe stato un disastro.... Mi ha guardata malissimo!!!!! Ho detto che non avrebbe mai finito una legislatura. Nel frattempo (le elezioni politiche erano là da venire!) era in corso una lotta feroce tra i potenziali ministri e sottosegretari del ventilato governo Prodi (Berlusconi nel frattempo si faceva ripiantare i capelli e, come me, era certamente informato sui fatti). Poi è arrivato un sondaggista di sinistra (che mi conosce solo di fama e che io conosco solo di fama) e ha detto al mio candidato che non aveva bisogno di consulenti ma di sondaggi (i consulenti, ha detto, servono ai newcomers, no a chi è già nell'arena politica. Mah!). Bla bla bla bla.....
3. Non dovevo leggerlo quel libro. Ma forse sì. Non avrei dovuto leggerlo ieri. Con la solita furia bulimica. Non dovevo leggerlo perchè Everyman di Philip Roth è una pietra (miliare) che ti si incastona dentro come i diamanti eterni di cui parla. Non dovevo leggerlo mettendoci di mezzo lo shopping a Milano. O dovevo leggerlo come dovrebbero fare tutti.
4. In progress c'è anche De Lillo, I nomi. Boh! Mi era sfuggito, chissà perchè.
5. Prima di Roth (mi sia perdonata l'infelice sequenza) ho letto Spin di Giancarlo Bosetti che era, forse lo è ancora, proprio un bell'uomo. Al fatto che si tratti di una persona esteticamente gradevole non ha coinciso un testo altrettanto gradevole.
6. Uno degli argomenti che mi interessa sempre di più è il marketing territoriale. Sto studiando.