mercoledì 19 marzo 2008

Holy Week

E’ la settimana di Pasqua, teologi e ricercatori continuano a chiedersi se la Resurrezione vada considerata un evento letterale o metaforico, la Bbc manda in onda una fiction che espone nuove teorie storiche su come fu crocefisso Gesù, le librerie pullulano di titoli legati alla spiritualità, rivelando la fame del pubblico per questo genere di questioni. Ebbene, di cosa si occupa la Conferenza dei vescovi italiani? Della legge elettorale.

Lo scrivo col massimo rispetto, ma è come se il consiglio della Federcalcio si riunisse per discutere il prezzo del pane e quello della Confcommercio la riforma della serie A. Si dirà: i vescovi hanno diritto di esprimersi sui temi civili e politici. Verissimo, però anche sui temi religiosi. Non dico sempre, ma almeno nei ritagli di tempo fra una crociata contro i matrimoni gay e un dibattito intorno alla fecondazione artificiale. Garantisco alle Eminenze che ci sono persone più interessate alla critica neotestamentaria che alla riforma della legge sull’aborto, che per molti di noi i segreti del sistema solare restano più intriganti di quelli del sistema proporzionale e che le domande eterne sul senso della vita, del dolore e della morte coinvolgono un uditorio più vasto di quello che freme per sapere quanti partiti supereranno il quorum dell’otto per cento al Senato. Se però monsignor Betori continua a commentarmi il Porcellum, del Vangelo chi me ne parla, Calderoli?